Descrizione:
L'unico momento veramente libero per giocare era la domenica pomeriggio dopo il vespro, e allora si poteva giocare a rincorrersi, a nascondersi, giocare a pallone sul monte Sarara. Quando poi nevicava, la scuola chiudeva e il lavoro agricolo si fermava, e allora c'era tempo per i giochi.

Autore dell'intervista: Sara Cadenotti

Data dell'intervista: 11 novembre 2011

Luogo dell'intervista: Riccò del Golfo

Protagonista: Luciano Bonati, classe 1939

Percorso: Infanzia/Adolescenza

Luogo: Riccò del Golfo

Tag: Genitori Giochi Giovinezza Monte Sarara Quaratica Torrente Trambaco

Pubblicato il 14 Marzo 2012 da Redazione

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